L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Tuesday, November 24, 2009

Altri post del diversamente intelligente ((C) Straniero) corrado

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/11/barboni-muoiono-in-seguito-alla.html
http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/11/bambino-di-21-mesi-muore-dopo-il.html
http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/11/h1n1-in-germania-la-vaccinazione-passa.html


Barboni muoiono in seguito alla sperimentazione di un vaccino per l'influenza aviaria in Polonia

Traduzione dell'articolo Homeless people die after bird flu vaccine trial in Poland di Matthew Day, pubblicato sul giornale Telegraph il 2 luglio del 2008. Questa storia è particolarmente rilevante sia perchè descrive i soliti orrori della sperimentazione di farmaci potenzialmente pericolosi e mortali sulle categorie più indifese, sia perchè, come ha riferito il Belfast Telegraph, il vaccino per l'influenza suina è stato approvato dagli enti europei in quanto simile ad un vaccino già testato per l'influenza aviaria ... saranno forse questi i test che hanno dimostrato la sicurezza dei vaccini contro l'aviaria?



Persone senza fissa dimora muoiono in seguito alla sperimentazione di un vaccino contro l'influenza aviaria.

Tre medici e sei infermiere polacche sono stati incriminati dopo che alcune persone senza fissa dimora sono morte nel corso della sperimentazione di un vaccino contro il virus dell'influenza aviaria H5N1.

L'équipe medica della città settentrionale di Grudziadz è stotto inchiesta riguardo alla sperimentazione medica effettuata l'anno scorso su 350 persone povere e senza fissa dimora, che secondo gli inquirenti ha riguardato un vaccino non testato contro il virus altamente contagioso [piccolo errore del giornalista, il virus dell'aviaria è altamente pericoloso, ma scarsamente contagioso - N.d.T.].

Le autorità affermano che le vittime avrebbero ricevuto una o due sterline [circa 3 euro - N.d.T.] perché venisse sperimentato su di loro quello che essi pensavano fosse un normale vaccino per l'influenza ma che, secondo gli investigatori, era in realtà un vaccino contro l'influenza aviaria.

Il direttore del centro per i senza casa di Grudziadz, Mieczyslaw Waclawski, ha raccontato ad un quotidiano polacco che lo scorso anno nel suo centro sono morte 21 persone, un numero ben al di sopra della media che è di circa otto [morti all'anno].

Sebbene le autorità debbano ancora provare un legame diretto tra le morti e l'attività dell'équipe medica, il ministro della salute polacco, Ewa Kopacz, ha detto che i medici e le infermiere coinvolte non dovrebbero più ritornare a svolgere la propria professione.

"E' nell'interesse di tutti i medici che i responsabili di quanto accaduto siano puniti," ha aggiunto il ministro.

Gli investigatori stanno inoltre verificando la possibilità che l'équipe medica abbia anche ingannato le compagnie farmaceutiche che hanno commissinato le sperimentazioni [bisogna scaricare la responabilità dalle spalle delle multinazionali per caso? - N.d.T.].

Le persone indagate hanno affermato che tutti quelli che hanno partecipato alla sperimentazione sapevano che essa riguardava un vaccino contro l'influenza aviaria e che hanno partecipato volontariamente.

La notizia di questa indagine sarà un altro colpo per la reputazione del ministero della salute polacco in difficoltà anche per questioni di carenza di risorse economiche. Nel 2002, alcuni medici delle ambulanze furono ritenuti colpevoli della morte dei loro pazienti, procurata in cambio di compensi da parte delle agenzie funerarie.

lunedì 23 novembre 2009

Bambino di 21 mesi muore dopo il vaccino per l'influenza suina in Germania

Traduzione dell'articolo My boy's agonising death after virus vaccination pubblicato sull'edizione inglese del giornale tedesco Bild del 20-11-2009.

Diffondete questa notizia con ogni mezzo, affinché simili tragedie non si ripetano, affinché nessuna madre debba piangere ancora la morte del figlio per colpa di un vaccino pericoloso e non testato, per il quale questo sfortunato bimbo ha fatto da cavia.




Con le mani tremanti, la madre sconvolta ha accarezzato l'orsacchiotto giallo che apparteneva al piccolo Finlay – il suo figlio adorato. Il piccolo bambino è morto due settimane fa all'età di 21 mesi dopo avere ricevuto la vaccinazione contro l'influenza suina.

I medici hanno segnalato il caso al Paul Ehrlich Institute come un possibile risultato di una reazione mortale all'inoculazione vaccinica.

La madre Yvonne B. (34 anni), un'infermiera per gli anziani di Berlino, ha detto: “Finlay era nato con un difetto cardiaco ed i polmoni danneggiati. Era stato operato quattro volte. Adesso stava aspettando in ospedale un nuovo cuore ed un nuovo polmone.

“Stava abbastanza bene. Uscivamo fuori con lui ogni giorno. Giocava in mezzo alle foglie e si divertiva a guardare gli uccelli.”

I medici hanno detto ai genitori che il bimbo avrebbe dovuto essere vaccinato, secondo le raccomandazioni del comitato per le vaccinazioni.

Yvonne, madre di tre figli, ha aggiunto: “Avevano detto che gli effetti collaterali non sarebbero stati un problema, ma che l'influenza suina era un reale pericolo per nostro figlio. Oltre a ciò, ad un paziente nella stanza accanto era stata diagnosticata l'influenza suina.”

Nel pomeriggio il bambino era stato vaccinato. Il giorno dopo stava ancora ridendo e giocando allegramente in mezzo alle foglie.

Ma nella notte le sue condizioni di sono aggravate improvvisamente. Ha vomitato ed il suo polmone si è riempito di liquido. L'organo ha smesso di funzionare, e così anche il suo cuore.

La madre distrutta ha detto: “Siamo stati chiamati la notte. Finlay si è addormentato in braccio a mio marito.”

Immediatamente un pensiero terribile è venuto in superficie - la straziante tragedia è stata causata della vaccinazione contro il virus H1N1?

“Si tratta di un'assunzione semplicemente ovvia! Quella vaccinazione quanto meno ha giocato un ruolo [nella morte del bimbo].”

I genitori hanno acconsentito all'espletamento dell'autopsia del figlio. “L'Istituto di Patologia ci ha detto ieri che non possono escludere una connessione [col vaccino], ma che anche che non c'era niente che potesse dimostrarla con certezza.

“Se potessi avere l'opportunità di scegliere ancora una volta, non farei vaccinare mio figlio.”

L'indagine sulla morte del bimbo è ancora in corso.

Una settimana fa i genitori hanno accompagnato il loro figlio alla sua tomba. “Aveva una incredibile voglia di vivere. Non abbiamo mai pensato nemmeno per un secondo che non ce l'avrebbe fatta” ha affermato la madre.

“Il nome Finlay significa ‘piccolo eroe biondo’. Avevamo così tanta speranza che il nostro piccolo eroe avrebbe potuto finalmente cominciare a vivere.”



Leggi il dossier sull'influenza suina ed i vaccini tossici; scaricalo sul tuo Pc e diffondilo.

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H1N1: in Germania la vaccinazione passa attraverso le aziende

In Germania la volontà della popolazione di farsi vaccinare resta bassa, da alcuni recenti sondaggi arrivano notizie di una percentuale molto bassa (circa l'11%) di persone che acconsentono a tale vaccinazione.

Il settimanale Spiegel aveva riferito per primo del famoso caso dei vaccini di prima e seconda classe, scatenando l’ondata di articoli su praticamente tutti i giornali che ha generato a sua volta una forte diffidenza dei tedeschi nei confronti di tale campagna di vaccinazione.

Ed ecco che di recente sullo Spiegel appare un articolo dai toni sorprendenti. Sembra che sia un articolo a favore delle aziende che devono “salvaguardare i loro vari impegni”. In tale articolo sembra che si prospettino le possibile azioni future: cambiamento delle leggi, obbligo delle vaccinazioni etc.

Dalla lettura di tale articolo si desume pure che è lo stato, cioè il governo, a prendersi tutte le responsabilità: né le aziende né i produttori dei vaccini hanno alcuna responsabilità.

Ma veniamo dunque all'articolo in questione, nella traduzione gentilmente fornitaci da Maria; in rosso sono state evidenziate alcune frasi particolarmente significative, fra parentesi quadre invece vi sono alcuni miei commenti.



Campagna di vaccinazione
Le Grandi aziende vaccinano contro l'influenza suina

Di Sven Boll, Ole Reissmann e Stefan Schultz

La ThyssenKrupp ha già vaccinato centinaia di dipendenti, la Telecom e la BASF intendono seguirla. Imprese tedesche stanno combattendo contro l'influenza suina.

SPIEGEL ONLINE risponde alle domande principali sull'immunizzazione nei luoghi di lavoro e mostra quali aziende proteggono la propria forza lavoro.

Amburgo - Ogni giorno centinaia di medici denunciano nuove infezioni di influenza suina – ma è ferma la campagna di vaccinazione. Entro la fine di novembre sarà disponibile meno di un quinto delle dosi ordinate, ha ammesso ora il ministro della Salute Philipp Rösler (FDP). Milioni di tedeschi devono aspettare più a lungo per la loro vaccinazione. I dipendenti di molte aziende non saranno colpiti da questo caos: le prime aziende prendono in mano la situazione ed adottano misure precauzionali. [come sono gentili e premurosi, l'avvelenamento viene chiamato precauzione secondo i dettami della neolingua orwelliana e della programmazione neurolinguistica - N.d.R.]

"Abbiamo già iniziato a vaccinare ", dice Alexander Wilke, portavoce del ThyssenKrupp . "A tutt'oggi diverse centinaia di dipendenti a tutti i livelli hanno ricevuto una vaccinazione, la maggior parte di loro a Duisburg". Il personale ha risposto molto positivamente all’offerta. "Nel medio e lungo termine il nostro obiettivo è quello di dare a tutti i 180.000 dipendenti delle imprese la possibilità di vaccinarsi", ha detto il portavoce. Altre società DAX hanno programmato le vaccinazioni in azienda. Il produttore di articoli sportivi Adidas a Herzogenaurach intende vaccinare contro l’influenza suina il mese prossimo.

"Sono previste date per la vaccinazione a dicembre e gli impiegati potranno farsi vaccinare libermamente”, informa la società. Anche il Gruppo Telecom vuole proteggere i propri dipendenti. Il servizio sanitario dell’azienda ha già ordinato le dosi. [proteggere, o sì, certo, lavaggio del cervello subliminale, l'avvelenamento viene chiamato protezione - N.d.R.]

"Quando e in che quantità avremo a disposizione il vaccino, dipende dalla decisione del Ministro della Salute" ha annunciato la Telecom.

Quale aziende vaccinano contro l’influenza suina i loro dipendenti?

Tuttavia, la casa automobilistica Daimler affida la vaccinazione alle strutture pubbliche sanitarie. Anche la Deutsche Bank non ha attualmente nessun programma speciale per i loro dipendenti.

Perché vaccinano le aziende stesse?

Molte aziende hanno introdotto l'obbligo di assistenza nei confronti dei loro dipendenti. Questo è la ragione principale per cui esse stesse offrono la vaccinazione. In aggiunta, le vaccinazioni sarebbero una misura di salvaguardia economica: ridurrebbe il rischio che i processi di produzione possano subire rallentamento a causa delle assenze di molti lavoratori. Inoltre, secondo le autorità sanitarie, vi è un elevato rischio di mutazione del virus H1N1. Quindi vaccinare il personale servirebbe a ridurre questo rischio. [qual'è il problema se il virus muta? le mutazioni nel corso di un'epidemia da che mondo è mondo sono sono benigne, e se il virus muta il vaccino non serve più contro il nuovo ceppo mutante; che le vaccinazioni riducano il rischio di mutazione del virus è poi un assunto tutto da dimostrare - N.d.R.]

E' l'azienda farmaceutica GlaxoSmithKline (GSK), dalla quale il governo federale ha ordinato un totale di 50 milioni di dosi del vaccino Pandemrix contro l'influenza suina, che produce il farmaco per la Germania (...)

Diversi gruppi di grosse aziende hanno già chiesto per sé stessi presso le autorità sanitarie le dosi per la maggior parte dei propri dipendenti o incaricati. Tuttavia, possono ricevere le forniture su larga scala soltanto se ogni cittadino può ricevere la vaccinazione dai medici convenzionati delle strutture pubbliche.

Attualmente, la possibilità in molti Landen [regioni federate] è ancora limitata a gruppi specifici - come ad esempio i malati cronici. Di conseguenza, sarebbe una favoreggiamento se l'azienda potrebbe vaccinare tutti i dipendenti [avete capito dipendenti tedeschi? vi è stata fatta un'offerta al limite dell'illegale, un trattamento di favore! approfittatene subito senza indugio e avvelenatevi, pardon, vaccinatevi ! - N.d.R.]. La collaborazione tra imprese ed uffici pubblici avviene senza problemi e segue il modello della vaccinazione stagionale. Molte aziende offrono una vaccinazione di routine contro l'influenza tradizionale.

A quanto pare niente shopping privato all'estero

Per vaccinare la massa dei loro dipendenti più rapidamente le aziende potrebbero in teoria aggirare gli uffici dello Stato. Potrebbero quindi acquistare le dosi direttamente dall’ ndustria farmaceutica. In Germania oltre al Pandemrix GSK sono stati autorizzati anche i prodotti CELVAPAN dell'azienda statunitense Baxter, e Celtura della svizzera Novartis. Questa possibilità teorica sembra non essere stata utilizzata e ciò è probabilmente dovuto alla fiducia delle imprese nell’organizzazione pubblica. [fiducia in chi? In un governo che prevede vaccini senza mercurio e senza squalene solo per i militari e per l'élite governativa? O forse più che di fiducia si tratta di collaborazione: molte grandi aziende stanno collaborando al progetto del Nuovo Ordine Mondiale come hanno sempre fatto fino adesso; d'altronde molti leader aziendali hanno partecipato alle riunioni del gruppo Bilderberg - N.d.R.]

Un motivo potrebbe essere anche che non si si può acquistare sul libero mercato un vaccino contro l'influenza suina. Finora l’offerta delle dosi è visibilmente inferiore alla domanda. [e quindi approfittiamone finché siamo in tempo! Un'altra strategia di comunicazione e convinzione subliminale per invogliare a prendere gratuitamente un "bene" che è tanto più prezioso quanto più scarseggia ... che faremo quando scarseggierà l'eroina? - N.d.T.]

In primo luogo l'industria farmaceutica serve gli stati: "Vendiamo il nostro vaccino pandemico esclusivamente ai governi, e non a società o persone fisiche", ha detto una portavoce della GSK.

Il sistema di autolimitazione della società farmaceutica si spinge a tal punto che no nvaccinano nemmeno i propri dipendenti con il proprio prodotto. "Se vogliono essere vaccinati, devono andare dal medico, come tutti gli altri."

Chi deve pagare il vaccino?

Per il lavoratore, la vaccinazione è gratuita - indipendentemente dal fatto che la riceva da un medico, in un ufficio sanitario, o nell''azienda ove lavora. Le spese sono divise tra il governo federale, quello regionale e l'assicurazione sanitaria. Le aziende non devono pagare nulla per il vaccino.
Ci saranno dei costi aggiuntivi sostenuti dalle società per il fatto che predispongono loro stesse i servizi. Per le aziende la vaccinazione in ditta vale comunque la pena. Riduce il rischio di ammalarsi per il personale e quindi le interruzioni nella produzione. [forza piccolo robottino, produci, consuma, crepa ... in ogni caso a giudicare dai primi risultati queste vaccinazioni aumentano il rischio di contrarre tutta una serie di malattie anche invalidanti, per non parlare delle morti; ma occorre fare passare dei veleni per sostanze che "riducono il rischio di ammalarsi" - N.d.R.]

Posso come lavoratore rifiutare la vaccinazione?

I dipendenti non sono obbligati ad accettare l’offerta di trattamento preventivo. "Attualmente non c’ è alcun obbligo di vaccinazione", spiega Sonja Riedemann, specialista in Diritto del Lavoro presso lo studio legale Osborne Clarke. "Nessun datore di lavoro può obbligare i propri dipendenti a farsi vaccinare, né da parte del medico all'interno [dell'azienda] né all'esterno. Le aziende possono solo esprimere una raccomandazione o effettuare un'offerta." Queste regole si fondano sulla costituzione. Giuridicamente qualsiasi interferenza sul piano fisico rappresenta una lesione fisica. In Germania vige un diritto fondamentale all'integrità fisica.

Tuttavia, la Costituzione può essere limitata da altre leggi, per esempio, tramite una legge sulla Protezione dalle Infezioni che conferisca alle autorità statali privilegi ampi - ma solo nel caso in cui l'amministrazione abbia emesso un decreto per la vaccinazione obbligatoria, e imitando il diritto fondamentale all'integrità fisica. [ed ecco la chicca finale, si adombra un triste scenario futuro nel quale si potrebbero costringere le persone ad essere avvelenate ... pardon vaccinate - N.d.R.]

"Tale misura non è ancora stata adottata," dice Riedemann. Un datore di lavoro privato non può dare indicazioni di questo genere. Il datore di lavoro non può richiedere alcuna vaccinazione nel contesto del diritto del lavoro: "Senza il consenso del lavoratore, il datore di lavoro non può imporre nessuna vaccinazione", dice Riedemann.

Al contrario, i dipendenti non possono chiedere al loro datore di lavoro di effettuare le vaccinazioni di massa in azienda. "Sarebbe un'incitazione a fare qualcosa di proibito", dice Riedemann. Si potrebbe semplicemente richiedere al datore di lavoro di onorare i suoi doveri di salvaguardia. Ciò vuol dire: mandare a casa i dipendenti malati e organizzare misure igieniche adatte al caso.



Su un altro sito (cecu.de) leggiamo ancora

Influenza suina: Come si muovono le aziende tedesche con l'influenza?

Vodafone, ThyssenKrupp e Eon forniscono ai propri dipendenti il vaccino per l'immunizzazione contro il virus H1N1.

La Lufthansa ha ordinato 20.000 dosi per il personale, mentre Lanxess raccomanda la vaccinazione, ma non la offre all'interno della società.

Gli impiegati di Vodafon possono ricevere il vaccino dal 4 di novembre.

Aziende come la Henkel, TUV Rheinland Group e Metro hanno sviluppato piani di emergenza, ma non solo loro. L’elenco qui sopra non è completo.



E guardate un po' cosa si trova in giro:

Piano di emergenza pandemia influenzale (versione tedesca o inglese)

Tutti i documenti: procedure operative, l'intervento comportamentale, i piani di salute, manifesti, moduli, liste di controllo sono solo (manuale + CD-ROM) con i dati attuali aziendali personalizzati. Il piano di pandemia di preparazione è immediatamente applicabile e tutti sanno cosa fare

www.pandemie-notfall.de



Intanto anche in Italia si segnalano aziende che, collaborando con le ASL locali, offrono la vaccinazione cotro l'influenza suina ai propri dipendenti; al momento non ho notizia di grosse e rinomate aziende, ma solo di piccole e meno note. Si aspettano ulteriori sviluppi.



Leggi il dossier sull'influenza suina ed i vaccini tossici; scaricalo sul tuo Pc e diffondilo.

Leggi e diffondi il dossier della dottoressa Forcades Vila.

Leggi e diffondi il dossier di J. J. Crèvecoeur oppure scaricalo da mediafire, e soprattutto metti in opera quanto da egli suggerito come piano di azione.

4 comments:

  1. Primo.

    Ecco corrado pinna di squalene in tutto il suo splendore http://www.youtube.com/watch?v=M6CsBTv7d0I&fmt=18 mentre tratta con sobrietà e competenza i suoi temi preferiti.

    Non commento quanto dice, non ha senso.

    ilpeyote va' a spaccare pietre con la testa, corrado pinna di squalene

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  2. Nella mia ditta sono anni che ai dipendenti viene offerta gratuitamente la possibilita' di vaccinarsi gratuitamente. Il diversamente intelligente scopre quindi l'acqua calda.
    Dimenticavo, nessuno di quelli che si sono vaccinati e' mai morto o avuto gravi complicazioni.

    Corrado sei un CIALTRONE !

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  3. Sicchè le aziende, che per ovvi motivi hanno interesse che i loro dipendenti non si ammalino e, quindi, incentivano la vaccinazione, in realtà stanno promuovendo una pratica che debilita o addirittura uccide i suddetti dipendenti. Loro si che son furbi!

    Come al solito, il ragionamento non fa una grinza. Complimentoni Corrado.

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  4. Voglio i diritti d'autore sulla definizione Cialtrone quando applicata a corrado, ok? :P

    Saluti
    Michele

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