L'immensa sputtanata a Zelig

Il blog che si sta visitando potrebbe utilizzare cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione. fai click qui per leggere l'informativa Navigando comunque in StrakerEnemy acconsenti all'eventuale uso dei cookies; clicka su esci se non interessato. ESCI
Cliccare per vederla

Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Saturday, June 25, 2011

Bufala

http://complottisti.blogspot.com/2011/06/bufala.html

Bufala

Nell'attuale società, il disfacimento del linguaggio è al tempo stesso causa e conseguenza del declino generale, comunque ne è uno specchio fedele. Tra i tanti esempi che denunciano una crisi irreversibile del pensiero è l'uso improprio di vocaboli il cui valore è completamente stravolto in una commistione di saccenteria ed ignoranza.

Pensiamo al termine "teoria": la "teoria" è un modello interpretativo della realtà. Purtroppo è invalso di adoperare tale parola come sinonimo di "opinione", "idea", ma siamo in presenza di un uso dozzinale, per lo meno inidoneo, poiché una teoria, essendo una formulazione e sistemazione di principi generali di una scienza o di una sua parte, o di una dottrina filosofica, implica un'esegesi della realtà, una peculiare visione del mondo. Infatti il lessema in questione discende dal verbo greco "theoreo" che vale "guardare", "osservare". [n.d.eSSSe - da wiki: Il termine teoria (dal greco θεωρέω theoréo "guardo, osservo", composto da θεά theà, "dea" e ὁράω horào, "vedo") indica, nel linguaggio comune, un'idea nata in base ad una qualche ipotesi, congettura, speculazione o supposizione, anche astratte rispetto alla realtà.]

Tralasciamo i problemi spinosi dell'antitesi e talora intersezione tra modelli e "fatti, tra teoria e prassi, dobbiamo ribadire che la prima è una concezione, un tentativo di organizzare dati e fenomeni per includerli in un corpus. E' evidente che tale organizzazione è selettiva, ossia alcuni aspetti della realtà vengono scartati, affinché non minino la coerenza del quadro di riferimento. Inoltre, come ci insegnano Feyerabend e Kuhn, le teorie sono paradigmi, non scevri di declinazioni (e derive) ideologiche, paradigmi che possono essere superati o addirittura negati, attraverso salti che generano discontinuità.

E' chiaro che le teorie sono astrazioni con cui si tenta di razionalizzare la realtà, di estrapolare un disegno da una congerie di elementi disparati ed eterogenei. Non ci si avvalga dunque del termine teoria per indicare un'ipotesi che è, invece, una proposizione, un dato iniziale ammesso provvisoriamente per servire di base ad un ragionamento, ad una dimostrazione, ad una spiegazione e che sarà giustificato dalle conseguenze, dall'esperienza.

Si eviti di riferirsi ad un complesso di fenomeni osservati come ad una teoria: è così del tutto errata la dicitura "teoria delle scie chimiche", poiché le attività chimico-biologiche confluiscono in un contesto empirico, coincidono con un riscontro, avulsi da una visione del mondo, sebbene possano fornire indizi per l’interpretazione di particolari eventi.

Quanto più una teoria è generale e tenta di dar conto di un amplissimo settore dell'universo, tanto più essa è astratta e filosofica, laddove l'empiria è situata agli antipodi delle strutture concettuali. Dunque al vertice dei sistemi teorici troviamo gli impianti deduttivi della matematica, contrapposta alle discipline ancorate alla percezione, all'analisi ed alla classificazione dei fenomeni. In modo opportuno il matematico e pensatore britannico, Alfred North Whitehead (1861-1947), nota che la filosofia prende le mosse dalla complessa e multiforme esperienza della vita per tentarne una generalizzazione teorica, consapevole che ogni teoria è un “azzardo” ed una semplificazione ideale ed inadeguata, bisognosa di continui aggiustamenti.

Si apprezzi l’atteggiamento anti-dogmatico e dinamico della concezione dovuta a Whitehead.

Chi confonde teoria, ipotesi, dottrina, osservazioni, esperienze, pareri... in un unico calderone, non ha compreso alcunché di temi epistemologici e linguistici ed è d'uopo che si dedichi, se ne è capace, ad allevare bufale. Almeno acquisirà dimestichezza con bufale reali e ci risparmierà le sue sgrammaticate elucubrazioni.


5 comments:

  1. Ieri ero dalle parti della Liguria e sentivo uno strano rumore come di grossi tarli al lavoro... ora comprendo.

    ReplyDelete
  2. Hahhaha Orso fantastica :-DD

    L'unica cosa che non può essere accostata alla scienza è proprio la bufala delle scie chimiche LOL

    ReplyDelete
  3. Ok, è proprio giunta l'ora di inaugurare una nuova "foto-dedica"
    http://tinyurl.com/66rydyb

    ReplyDelete
  4. La prima bufala è che il post sia stato pubblicato da straker, mentre l'autore è senza ombra di dubbio il fratello "colto". La prosa è inconfondibile.
    Che finalmente il "colto" sia arrivato a vergognarsi di ciò che scrive?

    ReplyDelete
  5. zret può fare a meno di scomodare Whitehead, Feyerabend e Kuhn quando in casa ha un genio incompreso che spaccia normalissime reti antigrandine per protezioni contro le scie.

    ReplyDelete